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ESPOSIZIONE PER LA SETTIMANA SANTA 2012

Compianto del Cristo Morto 

Dal 1° all’ 8 Aprile presso l’Oratorio di San Carlo a Castello Cabiaglio è esposta l’opera di Giovanni Battista Ronchelli (1764). 

COMPIANTO DEL CRISTO MORTO

Nel 1764  risulta dal registro dell’Introito ed Esito per l’Oratorio di San Carlo in Cabiaglio una nota che attesta un pagamento al “Ronchelli per due quadri grandi per la Chiesa”(1). Uno di questi è stato identificato  nella tela ad olio raffigurante la  Deposizione di Cristo attualmente conservata sulla parete destra della cappella del Suffragio nella parrocchiale di Cabiaglio (dimensioni 114 x 232).

Nel quadro il corpo di Cristo appare appoggiato ad una sporgenza del terreno avvolto in un lenzuolo bianco, il braccio destro abbandonato inerte, le gambe leggermente incrociate, la testa reclinata sulla spalla. La Maddalena è china nell’atto di accarezzare il viso di Gesù. La <Madre si asciuga le lacrime con il lembo del manto mentre rivolge lontano lo sguardo sofferente. È l’iconografia ricorrente nel cinque-seicento  del Compianto del Cristo morto piuttosto che della Deposizione: mancano infatti la figura di Giuseppe d’Arimatea, di Nicodemo, degli angeli che accompagnano il Signore al sepolcro. Le figure sono illuminate da una luce laterale che investe  nella completezza Cristo, evidenziando nell’intensità realistica  delle forme i segni della passione; le donne sono toccate marginalmente dal fascio luminoso, la mano della Maddalena  emerge dal buio sospesa nel timore di profanare  con un estremo, dolce gesto d’amore il corpo di Gesù. Il volto della Madonna esprime il dramma della madre di fronte alla morte dell’unico figlio, piange rassegnata più che disperata l’inevitabile compimento delle Scritture, è raccolta in sé nel suo dolore, una forma compatta, chiusa, statica; la tensione fisica è data dal piegamento del ginocchio su cui poggia il braccio destro sostenuto a sua volta dalla mano opposta in un atteggiamento rigido, plastico. Intorno alle figure  l’oscurità  segna una sorta di separazione tra l’intimo dolore familiare ed il mondo esterno ancora inconsapevole del mistero della Resurrezione.

L’influenza seicentesca è ancora forte nell’impianto, nell’uso della luce che delinea i corpi senza realmente scolpirli, nell’utilizzo del fondo in penombra, ma è anche vero che la scena manca di autentica drammaticità. I colori sono in tono scuro, in cui prevalgono il giallo, il rosso, l’azzurro caratteristici della pittura del Ronchelli.

Nella storia pittorica di Giambattista Ronchelli si trovano altri modelli simili di interpretazione  del fatto sacro: nel “ Mortorino “ a san Fiorano e nella sacrestia della parrocchiale di Mergozzo.(2)

(1) Archivio Parrocchiale di Cabiaglio. Libro dell’Introito ed Esito della rendita e spese per l’Oratorio de S. Carlo e Sebastiano Pro(pri) della Comunità di Cabiaglio. 1751. Libro B. Pag. 103: “1764 – 12 settembre – tanti pagati al Sig. Benedetto Cattaneo Economo (…) de creditore Ronchelli  per due quadri per la Chiesa —£.14=0=0”.

(2) Testo da: Cristina Parravicini; “Giovanni Battista Ronchelli  pittore lombardo del ‘700. Recenti attribuzioni in Valcuvia” –  Associazione Culturale Gruppo Ronchelli, Cabiaglio 2002.

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MOSTRA IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA DONNA

                                                      

           8 MARZO …. alle donne

…che non abbiamo conosciuto,

…che abbiamo dimenticato,

…che ricordiamo,

…che ancora non conosciamo.

 

La mostra fotografica: 8 MARZO…alle donne

Guarda alcune foto in mostra

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GIOVANI CABIAGLIESI NEL RISORGIMENTO

150 anni dell’Unità d’Italia

In occasiaone dei 150 anni dell’Unità d’Italia, anche Cabaiglio ricorda i suoi che hanno fatto la storia con una mostra fotografica e documentale e la pubblicazione della storia dei due eroi del risorgimento.

Scarica la pubblicazione: Giovani cabiagliesi nel risorgimento

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ESPOSIZIONE NEL TEMPO DI NATALE 2011

Luce per le genti

Natività ed Epifania di Giovanni Battista Ronchelli

Presso Oratorio di San Carlo – Castello Cabiaglio

dal 24 dicembre 2011 – all’8 gennaio 2012

Guarda l’esposizione: Luce per le genti – Esposizione nel Tempo di Natale

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